sabato 25 luglio 2009

Quando una Phalaenopsis perde tutte le foglie

Non di rado accade che un'orchidea monopodiale (Phalaeopsis in primis e tutte le altre dotate di fusto) possa deperire apparentemente senza motivo, così quasi improvvisamente, la pianta inizia a perdere le foglie in corrispondenza dell'attaccatura al fusto. Le foglie iniziano a staccarsi una dopo l'altra così la pianta ne resta completamente priva e la parte del fusto che ne rimane inizia ad ingiallire fino a cedere totalmente.

In alcuni casi tale problematica può derivare da eccessi nelle innaffiature, pertanto alla perdita delle foglie si associa anche il marciume delle radici, in altri casi, invece, la perdita delle foglie non è associata al marciume radicale ed è perciò riconducibile ad eccessi nelle vaporizzazioni fogliari.

Basta anche un minimo ristagno d'acqua tra le foglie (a volte impercettibile ai nostri occhi) per determinare la perdita delle stesse e ciò può verificarsi anche nei periodi in cui le temperature sono molto alte e la probabilità di ristagni idrici tra gli intersizi fogliari abbastanza improbabile .



Come potete vedere nella foto, la perdita delle foglie è stata determinata da un eccesso nelle nebulizzazioni: l'orchidea ha perso le foglie ma ha mantenuto le radici sane tranne qualcuna deperita a causa della disidratazione seguita alla mancanza d'innaffiature. Premetto che non amo nebulizzare per cui quel minimo di acqua vaporizzata sulle foglie nonostante l'afa di questi giorni è stata in grado di determinare il repentino sviluppo del marciume che nel giro di pochi giorni ha causato la caduta delle foglie. Con questo voglio consigliarvi di fare sempre attenzione alle vaporizzazioni, anche quando le temperature sono alte e soprattutto quando si tratta di soggetti giovani come nel caso di questa Phalaenopsis, dotati di poche e piccole foglie in crescita.



Il fusto non ha mantenuto vitalità ma ha ceduto anch'esso al marciume e al deperimento dei tessuti.

Apparentemente l'orchidea sembra morta, priva di vita, ma in realtà non è così.

La principale fonte di sostentamento è ancora viva: le radici come potete ben vedere sono sode, tranne qualcuna, per cui nonostante il fusto sia ormai privo di vita ed inattivo l'orchidea potrebbe avere un'ulteriore spinta vegetativa mediante l'emissione di un keiki.

Apparentemente si potrebbe ipotizzare che viste le condizioni del fusto ormai inesistente e del colletto rinsecchito e duro al tatto, la pianta sarebbe da buttare, ma in realtà non è così.


Cosa fare in queste circostanze:

  1. svasate la pianta se notate la presenza di qualche radice marcia, quindi eliminatela e rinvasatela in solo bark o bark più un piccolo quantitativo di torba se proprio volete (io eviterei la torba) oppure montatela su zattera;
  2. non inserite la pianta all'interno di qualche sacchetto contenente sfagno o altro materiale finalizzato a produrre umidità (se la pianta ha resistito fin'ora al maciume, con il sacchetto la condannerete a muffa e morte certa), ma rinvasatela nel vaso originario con il substrato indicato in precendenza (bark) oppure montatela su zattera;
  3. lasciate la pianta tranquilla e al riparo da innaffiature, limitatevi solo a qualche vaporizzazione superficiale del bark da effettuare sporadicamente (l'orchidea non ha bisogno di particolari cure poichè i principali organi vegetativi della pianta (le foglie) sono inesistenti, restano sole le radici (altro organo vegetativo fondamentale) quindi il fabbisogno d'acqua deve limitarsi a quel minimo per il sostentamento di qualche briciolo di vitalità ed un eccesso d'acqua o di umidità potrebbero determinare un rapido collasso).


Nell'arco di una due settimane l'orchidea avrà modo di far fronte al proprio destino e quindi se le radici tenderanno a non seccare la probabilità che emetta un keiki sarà molto elevata.In questa foto potete vedere una piccola escrescenza verde alla base del colletto ormai rinsecchito, che altro non è che un keiki.





Cosa bisogna fare in questa situazione:


  1. lasciate l'orchidea nel vaso o su zattera e non innaffiate abbondantemente ma limitatevi a vaporizzazioni delle radici della pianta madre;

  2. non vaporizzate il piccolo keiki poichè potrebbe marcire, ma attendete e godetevi il suo sviluppo perchè è una grande vittoria.

Quando il keiki sarà abbastanza sviluppato e avrà emesso radici proprie potrete staccarlo.


Leggi l'argomento keiki.

Altri esempi di Keiki su Phalaenopsis debilitate li trovi sul forum.

Phalaenopsis 1
Phalaenopsis 2


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